venerdì 30 aprile 2010
giovedì 29 aprile 2010
mercoledì 28 aprile 2010
martedì 27 aprile 2010
lunedì 26 aprile 2010
domenica 25 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
venerdì 23 aprile 2010
the day of books and roses
giovedì 22 aprile 2010
mercoledì 21 aprile 2010
martedì 20 aprile 2010
lunedì 19 aprile 2010
tutti in piedi: i Sonic Youth
Quando passano dalle mie parti i Sonic Youth, dopo così tanti anni, ho sempre il dubbio: vado a vederli suonare anche stavolta o passo? Alla fine, per fortuna, anche stavolta la ragione ha avuto il sopravvento: torno ora dal Razzmatazz, dove ho assistito al mio quinto concerto della (ex) Gioventù Sonica, il secondo a Barcellona dopo il Primavera Sound Festival dell'anno scorso. E che grande concerto, nella mia memoria rivaleggia col primo che - si sa - non si scorda mai: era il '92, al Rolling Stone di Milano (ah! il Rolling Stone! non ricordo se al suo posto ci faranno un supermercato o qualcosa di simile: povera Milano), tournée di Dirty con i primissimi Pavement gruppo spalla. Sticazzi.

domenica 18 aprile 2010
sabato 17 aprile 2010
venerdì 16 aprile 2010
giovedì 15 aprile 2010
mercoledì 14 aprile 2010
martedì 13 aprile 2010
lunedì 12 aprile 2010
domenica 11 aprile 2010
la Squadra Perfetta
Ieri sera ero in un bar vestito di blaugrana a vedere il Clàsico, Real Madrid-Barça: l'ennesima sfida tra le due squadre più blasonate del calcio spagnolo, ma anche lo scontro tra le due capitali (politica ed economica, un po' la Roma-Milano di Spagna), tra Spagna centralista e Cataluña, tra due maniere radicalmente diverse di vedere il calcio.Anche prima di venire a vivere qui ho sempre tifato Barça. L'ho sempre vista come una squadra affine al mio Milan, quello di Sacchi, quello che non giocava "all'italiana" ma scendeva in campo per vincere e dare spettacolo, che cercava di fare un gol più dell'avversario piuttosto che chiudersi dietro e fare il golletto. Nel corso degli anni molti giocatori sono passati da noi a loro e viceversa, primo fra tutti Frankie Rijkaard che da allenatore ha fatto grandi i blaugrana prima di Guardiola; noi ci siamo presi per lo più pippe o ex giocatori (Rivaldo, Zambrotta e Dinho) ma alcuni li abbiamo anche rifilati a loro (come dimenticare Reiziger e Bogarde!). Il Real mi è sempre stato sulle scatole, come la Juve: la squadra arrogante che si crede superiore dall'alto dei suoi molti scudetti, piena di campioni spesso antipatici e di dirigenti sopra le righe.

sabato 10 aprile 2010
venerdì 9 aprile 2010
giovedì 8 aprile 2010
mercoledì 7 aprile 2010
martedì 6 aprile 2010
la nuova famiglia tecnologica, seconda puntata: il FIGGHIU torna a casa
é chiaro che i problemi di collegamento a distanza descritti qui non sono gli unici che si vengono a creare nelle nuove famiglie separate da molti chilometri di distanza nella vita reale ma uniti a doppo filo in quella virtuale. il FIGGHIU EMIGRANTE è infatti ignaro di quello che combina la FAMIGGHIA in sua assenza, ma tutti i nodi vengono al pettine durante i suoi periodici ritorni a casa: quando cioè viene tempestato di richieste su programmi da installare, stampanti da configurare, istruzioni da impartire su "come si fa" quella certa cosa, e chi più ne ha più ne metta.
seconda regola: il genitore difficilmente prende appunti se non obbligato sotto tortura dal figghiu, e se li prende li archivia in luoghi remoti e inaccessibili, tanto da non poterli più utilizzare. ragion per cui la spiegazione su (ad esempio) come creare una cartella potrà ripetersi più e più volte nel corso del tempo.
terza regola: il genitore si mostra insofferente alle spiegazioni dettagliate, cercando sempre di optare per una scorciatoia ritenendo inutili troppe parole. probabilmente ha ragione lui, ma spiegare scorciatoie senza poter utilizzare le parole chiave non è delle imprese più facili ("sposta il file..." "che cos'è un file?" "...")
quarta regola: sul più bello, ormai alla terza ora consecutiva di installazioni e pseudolezioni informatiche e in vista della dirittura d'arrivo, ci si trova nella seguente situazione:
hanz: "ok, ci siamo quasi. ora colleghiamo la stampante e abbiamo finito. mi dai il cavo USB?"
genitore di hanz: "quale cavo? qui non c'è niente! se c'è è nel terzo cassetto con gli altri fili"
gli altri fili in questione sono per lo più decine di cavi di ricarica di cellulari in disuso da anni, cuffie di vecchi walkman, ma ovviamente del cavo USB che serve nemmeno l'ombra.

quinta regola: il senso di colpa. assistendo il FIGGHIU ormai stremato dalle operazioni in corso, il genitore non smette di ripetergli frasi del tipo "mi dispiace, magari avevi da fare!" "certo che oggi è una bella giornata, avresti potuto uscire coi tuoi amici" "mi dispiace...... lascia perdere, vai (nel bel mezzo dell'installazione di un programma)" "mi sento in colpa perchè alla fine non sei andato da nessuna parte".
un classico di sempre, insomma: cornuto e mazziato!
ma in fondo, sotto il baffo un po' innervosito, si finisce per apprezzare la soddisfazione del genitore al termine del proprio lavoretto. tanto che il prossimo natale o per il prossimo compleanno si finirà per regalare un monitor, una stampante o qualche altro articolo informatico che toccherà sistemare prima o poi (sesta regola: il masochismo del figlio)...





























