Mi piace girare la città in autobus. Quando non si ha fretta é una maniera rilassante di viaggiare; sempre che si trovi posto a sedere, naturalmente, altrimenti può trasformarsi in un'esperienza snervante, tra gente che ti si appoggia, equilibrio instabile in curva, passeggini e carrozzelle che ti urtano le caviglie.
Mentre scrivo sto andando a vedere il mare dopo mesi. Ho fortuna, mi siedo e mi godo la città: guardo le case, quelle antiche belle che ancora restano in Carrer de Sants e sul Paral.lel, e quelle orrende che le hanno sostituite senza criterio estetico negli anni 60 e 70; guardo la gente e provo a immaginare la loro vita, sapendo che quelle facce non le vedrò mai più; sbircio nei vicoli che intravedo passando e mi appunto cose che dovrò tornare a vedere una prossima volta; faccio qualche foto fuori dal finestrino, ed evito di farne altre che ho in mente per non disturbare persone che probabilmente non gradirebbero.
Da casa mia al Port Olímpic é quasi un'ora di tragitto con la 57 o la 157. Cinquanta minuti di viaggio per arrivare da un mondo all'altro della stessa città, attraversandone altri ancora, per una volta senza fretta, come sempre dovrebbe essere.
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