Mi sono sempre interessate le trasformazioni urbanistiche (da profano, s'intende), e Barcellona ne ha sperimentate molte nel corso della sua storia. Basti pensare al fatto che le sue mura sono state abbattute solo nella seconda metà dell'Ottocento, e l'espansione che ne è seguita ha originato la gran parte delle meraviglie architettoniche legate al modernismo.
Un altro dei momenti chiave per la trasformazione della città sono state senz'altro le Olimpiadi del 1992. Occasione sfruttata in pieno: rinascita di una città solo pochi anni dopo la fine di una dittatura che ne aveva oppresso le principali caratteristiche distintive, riscoperta del rapporto diretto col mare, riqualificazione di ampie zone ex industriali ormai degradate, costruzione di importantissime infrastrutture viarie, servizi, rilancio del turismo in chiave "moderna", imposizione a livello mondiale del modello di "catalanità". Il confronto con le molte analoghe occasioni gettate alle ortiche dai politici italiani è impietoso e grida vendetta.
In questi giorni il quotidiano "El Periódico", approfittando delle imminenti Olimpiadi di Londra e in occasione del ventennale di quelle di Barcellona, sta rispolverando gli articoli pubblicati allora. Una buona maniera per riscoprire le emozioni di quei giorni e vedere com'è nata, a tutti gli effetti, la città in cui vivo ora. Il link qui; segnalo in particolare il video che riassume in pochi minuti proprio la trasformazione della città, impressionante.
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