"La politica si fa con le mani pulite"(Sandro Pertini)
"La politica si fa con le mani pulite"
I proprietari di casa mia vendono l'appartamento.
Roddy Doyle batte Nick Hornby tra i miei scrittori preferiti, e da oggi so perchè: Hornby ha fatto grandi cose, da Alta Fedeltà in giù, ma non ha mai scritto "La donna che sbatteva nelle porte".
A fine maggio. Finora confermati...
Da questa settimana in edicola con (turarsi il naso, please) Panorama o Sorrisi e Canzoni TV, c'é la ristampa praticamente integrale dell'Alan Ford di Magnus&Bunker. Oggi ho preso il primo numero, ed é fatto bene: volumetti cartonati che raccolgono due storie in ordine cronologico, intro di Max Bunker che come sempre non perde occasione per autoincensarsi, e outro di Moreno Burattini che racconta la storia dei numeri pubblicati. Ovviamente il suggerimento é non perderselo, possibilmente trovando un edicolante che permetta di comprarlo senza l'orrida rivista berlusconiana.
Poi anni di pausa, fino a che vidi in edicola (quella della stazione di Porta Vittoria, ancora aperta, tornando a casa da scuola con Simone in terza media) il numero 186 dal titolo "Il Numero Uno é morto!". Storia orrenda, nei pieni anni di declino del mensile, ma dal titolo evocativo che mi riportò di colpo alla mia passione: da allora non ho più perso un numero, mese dopo mese per più 25 anni (anche se ormai é solo collezionismo, brutta malattia). Magnus l'ho scoperto proprio cercando e collezionando gli arretrati di AF, e l'ho seguito appassionatamente in tutto il suo lavoro successivo, riuscendo anche ad incontrarlo in un paio di occasioni prima della sua prematura morte nel 1996. Era il più grande di tutti, senza discussioni. Una grande rivelazione anche come uomo, diversamente da Bunker che invece più di una volta é stata una delusione. Ma questo é un altro discorso.
Bunker sia tra le mie principali influenze: se sono come sono, se ho sviluppato una certa mia ironia e interesse per il grottesco, per la satira, ma anche per l'attualità e per certo tipo di critica e pensiero indipendente, lo devo indubbiamente a Magnus e a Max Bunker e a quei primi 75 numeri di AF. Ora pare tornato di moda: una mostra a Lucca 2009, qualche comparsata come allegato a quotidiani e ora questa ristampa. Non é mai troppo tardi. Approfitterò dell'occasione per rileggermelo, e sono sicuro che mi ritroverò ancora folgorato come la prima volta.
non mi intendo di poesia.
Credo davvero che ognuno nasca con un talento. Alcune persone hanno talenti artistici, generalmente i più ammirati. Altri hanno il talento di una mente matematica, o ancora talenti comunicativi, economici, sportivi, organizzativi, talenti di leadership naturale. Persino talenti di padri (o più spesso madri) di famiglia. E non credo che un tipo di talento sia necessariamente migliore o più apprezzabile di un altro, solo si tratta di campi differenti. In alcuni casi si tratta di situazioni evidenti, coltivate e potenziate, molto più spesso rimangono in ambito personale o poco più, molte volte nemmeno ci se ne accorge e si finisce per buttarli alle ortiche. Io ho realizzato da tempo qual è il talento che è toccato in sorte a me: quello per il disordine.
