giovedì 22 novembre 2012

L'Illa nocturna

1337 giorni in Travessera

Come accennavo nel precedente post, il bilancio dei quasi 4 anni (da febbraio 2009 a ottobre 2012) nell'appartamento di Travessera de Les Corts amb carrer Arizala é più che positivo. Anche se per qualche motivo a Keydy, la ragazza che viene a fare le pulizie una volta a settimana, quel piso proprio non piaceva ("meno male che sei venuto via!!", manco fosse un antro oscuro e maleodorante).
Ecco un veloce bilancio della mia permanenza lì.

5 COSE DA RICORDARE
- Tutti gli amici che sono stati ospiti lì e mi pare si siano trovati bene: Alessia, Fabio, Anna, Andrea, Claudio, Giulio, Cecilia, Checco, Barbara, Lilli, Daniele, Dario, Momi, Matilde, Matteo, Manu, Tommy, Stefano, Huber, Loretta, oltre naturalmente ai miei genitori, vincitori onorari di una tessera "Millemiglia Les Corts Platino". Mi scuseranno tutti, ma se devo dire chi mi ha fatto più piacere ospitare dico la nonna Anna: non mi aspettavo venisse, non solo é venuta ma se l'é proprio goduta!
- La vicinanza con il Camp Nou. Quell'atmosfera di festa che si respirava sotto la mia finestra ogni volta che c'era la partita, vedere famiglie intere andare allo stadio con lo spirito giusto, tutti con la loro bella samarreta del Barça indosso. Il calcio come dovrebbe essere: un divertimento per famiglie.
- I pappagallini sugli alberi: un deciso passo avanti per uno abituato ai piccioni scagazzanti di Milano. Ora non li ho più, in compenso l'altro giorno c'erano due gabbiani appollaiati sul lampione di Plaça Valdivia.
- La zona molto verde: il parco della Maternitat, i giardini di Bacardí, 
- Baldo, ovviamente. Non occorre aggiungere altro.

5 COSE DA DIMENTICARE:
- I padroni di casa. Impresentables, come si dice qui: pessimi. E mi devono ancora 400 €, spero di vederli presto (i soldi, non loro).
- Il traffico di carrer Arizala. Quando entrai nel piso mi tranquillizzai vedendo che tutte le finestre davano sulla stretta via laterale anziché sull'amplio viale principale: grave errore! Non avevo considerato che carrer Arizala è passaggio obbligato per tutte le auto che salgono da carrer de Sants, e neppure che sotto la finestra della camera si sarebbero fermate nonsoquante linee di bus (diurne e notturne), che le macchine avrebbero sgasato al semaforo in leggera salita, che in piena notte sarebbero passati più e più volte i camion della raccolta differenziata a svuotare i cassonetti di carta plastica vetro umido e rebuig.
- La freddezza dei vicini. In 3 anni e mezzo la vicina mi si sarà presentata 5 volte (tutte e 5 le volte che l'ho incontrata) chiedendomi se ero il nuovo inquilino. Ora, è risaputo che i catalani non sono molto espansivi e obiettivamente neppure io lo sono, ma insomma.
- La polvere di casa. Primo piano, il traffico di cui sopra, il mobilio laccato bianco: avrei dovuto pulire ogni 2 giorni e ovviamente non l'ho fatto.
- Le mille visite di gente (poco) interessata ad acquistare la casa nel momento in cui la misero in vendita: gente per lo più assurda e situazioni surreali (la palma va a madre e figlia che tornarono una seconda volta senza apparentemente rendersi conto di aver già visto la casa: sembrava il giorno della marmotta). Alla lunga, una gran menata.

Insomma, mi ci sono trovato bene. La zona di La Maternitat i Sant Ramon aveva i suoi pregi (vicinanza all'ufficio, per me che devo andarci in auto; servizi di ogni tipo; molto verde nelle vicinanze) e i suoi difetti (poca "vita"; troppo lontana dal centro, incluso il centro del barrio) ma per le mie esigenze andava più che bene, tanto che sono rimasto in zona. Col tempo i difetti hanno iniziato a pesare più dei pregi, e negli ultimi mesi ero proprio stufo. È arrivata l'occasione, sono stato fortunato e ora sto meglio: ma quel piso di Travessera de "Lascòrs" non era mica male.


sabato 10 novembre 2012

pioggia milanese



Nuova casa, ¿nuova vita?

Insomma, da qualche giorno mi sono definitivamente trasferito nel nuovo piso, e ci sto davvero bene.
A fine ottobre ho restituito le chiavi del vecchio appartamentino di Travessera de Les Corts, ho salutato senza rimpianto alcuno gli impresentabili proprietari Esther e Alex, conosciuto il nuovo inquilino senza nome e - questo sì col groppo alla gola - detto adeu a Baldo.
Ci sono stato per quasi 4 anni in quei 60 metri di fronte al Camp Nou, e tutto sommato ho dei bei ricordi. Ora la zona resta la stessa ma è un bel salto di qualità: in pieno casco antiguo del quartiere, con le sue viuzze semipedonali, la piazzetta della chiesa, i ristorantini, i bimbi che giocano a pallone e quell'atmosfera da paesino che mi piace così tanto; a pochi passi dalla Diagonal, a un semaforo dall'Illa, a due incroci dal centro civico, insomma in posizione ottimale. La casa é più grande, quasi nuova, silenziosissima e mi sta facendo venire voglia di invitare gente, fare cose, addirittura riprendere a cucinare degnamente (tremate gente!).
Anche se non é Gràcia, anche se non è considerato uno dei barrios cool della città: Visca Les Corts! Visca el meu nou pis!

martedì 6 novembre 2012

pensiero positivo


cambio di identità

Per la gioia di grandi e piccini, ho ripreso a scrivere dopo secoli sull'altro mio blog. Che, per la cronaca, non si chiama più "Cose da Friki" (il titolo mi era venuto a noia) ma bensì "Collezionista massivo". Alcuni di voi coglieranno la sottile autoironia.
Il bello è che non scrivendo da 5 mesi ho mantenuto più o meno i mille lettori al mese, il che fa riflettere sull'inutilità dell'impegno quotidiano. Beh, ora col cambio di indirizzo li perderò tutti e mille. Amen.
Ah ecco, dimenticavo. Oltre al titolo cambia anche l'indirizzo interdet: cosedafriki.blogspot.com è morto, ora se proprio volete farvi del male mi trovate a collezionistamassivo.blogspot.com (menuda fantasia!), o sempre cliccando sul frustrato topo di Chris Ware qui a fianco.
Il nuovo post è su come siamo cambiati io e James Ellroy negli ultimi 15 anni. Mica pizza e fichi.

venerdì 2 novembre 2012

a volte basta poco

Ogni tanto capitano le giornate di morale basso, oggi era una di quelle. Niente di che (tranquillizzo i parenti collegati), forse solo un po' di malinconia da giorno dei Morti o un noioso ponte di cui non sentivo il bisogno.
Stavo spaparanzato sul divano a commuovermi guardando un film sui castellers - per dire il livello - quando mi ha scritto l'Ale dalla Toscana, dove si trova con Fabio e il piccolo Nic per trascorrere qualche giorno di vacanza.
"Ciao Adelmo (ogni tanto mi chiama ancora così, è una storia lunga)! Qua a Lucca c'è il Lucca Comics, troppo carino! Ti abbiamo pensato. E ci siamo detti che quando Nic sarà un po' più grande sarebbe bello venirci tutti e quattro!"

Proprio vero che un amico è quello che ci vuole per risollevare una giornata. Quelli veri sanno esattamente cosa dire e quando dirlo.
Ecco, ora non vedo l'ora di andare a Lucca Comics con Nic...

a prendre el sol