domenica 9 dicembre 2012

Roca Gallery, carrer de Joan Güell


hanz vs. la telefonia spagnola

Da qualche giorno ho finalmente di nuovo internet a casa, due mesi dopo il mio cambio di domicilio. Due. Mesi.
Le compagnie telefoniche spagnole sono Il Male: pessimo servizio, ancora peggiore attenzione al cliente, prezzi stratosferici. Tutte uguali; mi manca Ono e poi le ho passate tutte con risultati tragicomici. Breve cronistoria delle mie disavventure degli ultimi 4 anni:
- Il primo impatto fu con Orange, una semplice chiavetta aziendale. segnale altalenante, per lo più scarso, e limite di traffico ridicolmente basso. Praticamente nei primi 10 giorni del mese lo raggiungevo, e da lì in poi avanti a manovella fino a fine mese.
- Poi passai a Vodafone, unica compagnia a dare il servizio ADSL senza l'obbligo della linea fissa. Tutto bene, se non fosse che il "servizio" ADSL è stato un clamoroso "disservizio" per due anni. A varie riprese mi hanno cambiato la base del modem, poi la chiavetta, poi ancora la chiavetta, poi ancora la base (e così via). Alla fine passavo le ore in attesa col mio bel numerino a uno dei due negozi di assistenza, magari a tutti e due in sequenza. Totalmente incapaci di risolvere i problemi o di proporre soluzioni. Ah, dimenticavo: quando cambiai banca mi toccò pagare 10 euro di penalizzazione per mancato pagamento (quando erano loro che avrebbero dovuto effettuare il cambio).
Il fatto che esista un gruppo in Facebook chiamato "Odio a Vodafone" con circa 1.300 seguaci mi fa sentire meno solo.
- Esasperato, appena prima che un raptus omicida mi portasse a spaccare le vetrine del negozio Vodafone della Diagonal passai a Jazztel. Installazione rapida e servizio buono, almeno fino al cambio di domicilio: a quel punto l'inizio di un'odissea durata un mese e mezzo fatta di attesa di una fantomatica chiamata di un tecnico per la necessaria installazione (mai avvenuta), telefonate quotidiane al numero di attenzione (hahahahaha) al cliente, apertura di reclami, promesse che qualcosa sarebbe successo "entro 48 ore", frasi tipo "ho parlato coi miei superiori che sono persone molto in alto e mi hanno assicurato che", addirittura difficoltà nel cancellare il contratto. Situazione a dir poco kafkiana, che definirei più prosaicamente una colossale presa per il culo, un sistema diabolico fatto apposta per esasperare il cliente e condurlo a braccetto sulla strada dell'esaurimento nervoso e dell'alcolismo.
- Nuovo contratto con Movistar. Installazione relativamente rapida ma con tentativo di truffa risolto dall'unica persona con un vago senso della morale incontrata da anni: Luis, peruviano con ciuffo, originario del Machu Picchu che di nascosto dall'azienda (e mentendo al suo capo che gli telefonava di continuo per controllarlo) mi ha messo in moto il modem ADSL senza obbligarmi a chiamare un inutile tecnico che mi avrebbe fatto pagare una sessantina di euro per un lavoro da 25 secondi.
Alla fine i soldi li ho dati a Luis, ma almeno se li è meritati.