mercoledì 29 dicembre 2010

pensieri di fine anno, o quasi

secoli che non scrivo. a volte ho l'impressione che questo blog sia di una noia mortale, per chi lo legge (o meglio "guarda", visto che da leggere c'è sempre meno). ragion per cui non è che ci sia una folla di lettori che si accapiglia per commentare e dibattere, e - credo - praticamente nessun nuovo frequentatore negli ultimi mesi (se ci siete battete un colpo, e ditemi cosa ne pensate): a giudicare dalle statistiche del blog, gran parte dei visitatori capita da queste parti per sbaglio, ormai soprattutto cercando foto di chissà cosa su google images e ritrovandosi qui per sbaglio (i caganers sono i più gettonati, per la cronaca).
devo ammettere che per un attimo ho pensato a come vivacizzare questa paginetta, a che novità apportare, ma alla fine mi son detto: e perchè? blog personale era e blog personale resta, che in quanto "cronachetta quotidiana" riflette la mia vita giorno per giorno.
la realtà è questa: negli ultimi mesi ho scritto poco perchè non ce l'ho fatta, e/o ho ritenuto che di cose interessanti da raccontare a parole ce ne fossero poche.
non so se sia vero. in realtà dopo gli eventi degli ultimi 5-6 mesi (la morte del mio capo, le nuove responsabilità, le asturie) la mia vita è cambiata parecchio, e c'è molta gente che ne è felice per me: la crescita professionale, i moltissimi viaggi di lavoro, l'appoggio dei colleghi e spero, un giorno, anche di qualche cliente... il fatto è proprio questo però: "professionale", "lavoro", "colleghi", "clienti"... e la qualità della mia vita privata? la verità è che non ho più scritto molto di me, nè delle cose che mi succedono o che succedono a Barcellona perchè non mi è successo molto altro che il lavoro. l'ultimo film che ho visto risale a prima delle vacanze estive, ho visto un paio di mostre, qualche concerto, è venuto a trovarmi qualcuno e siamo andati da qualche parte (un paio di nuovi ristorantini, un paio di nuove cittadine visitate nei dintorni). in effetti sono anche riuscito a passeggiare per il centro di alcuna delle città che ho visitato per lavoro (A Coruña, Vitoria, Logroño...) e non me ne lamento, anzi. ma per lo più ho lavorato 10-11 ore al giorno e arrivando a casa la sera mi sono seduto sul divano a poltrire, ho preso il primo aereo del mattino e sono tornato con l'ultimo della sera, mi sono fatto il sangue amaro e ho preso delle belle facciate contro il muro. ho rinunciato a troppe uscite serali per mancanza di forze e di voglia, ho trascurato qualche amico di troppo, mi sono chiuso nei miei affari quotidiani e ho dormito poco, e male, accumulando stanchezza fisica e mentale. soprattutto mentale.
la contingenza, certo; non avevo molte alternative se volevo sopravvivere (sempre lavorativamente parlando). ma ora? che ne sarà di me nei primi mesi del 2011? troverò il modo e il tempo di iscrivermi al famoso corso di fotografia di cui parlo da secoli? riuscirò a rivitalizzare la mia vita sociale che ormai pare, se non defunta, almeno in stato comatoso? cambierò casa a Barcellona? ne comprerò una, magari  con scelta per molti bizzarra quella di Milano? raggiungerò l'obiettivo di mettere dei paletti ai miei impegni in modo da ricominciare a vivere davvero? inviterò qualcuno a cena da me, trovando la voglia di cucinare qualcosa invece di decidere che barattolo aprire? insomma, che poi è la cosa che finora ho evitato di affrontare: riuscirò a dare una direzione vera alla mia vita, senza che siano gli eventi a decidere per me? smetterò di rigirarmi nel letto senza riuscire a prender sonno chiedendomi cosa fare, e inizierò a farlo davvero?
molti orizzonti temporali stanno cambiando. con la nuova situazione lavorativa il termine dei 2 anni e mezzo è caduto, e ora il mio contratto e la mia prospettiva di vita spagnola non hanno più una scadenza come il formaggio. l'altra "scadenza" dei 3 anni è passata anch'essa, e il prossimo 3 gennaio inizierà a chiudersi definitivamente un altro capitolo della mia vita, il più importante: un altro macigno, quello che più ha indirizzato la mia vita verrà rimosso mio malgrado.
sta arrivando il momento in cui resterò da solo, e gli eventi dovrò ricominciare a farli succedere io.
se sarò bravo a farli accadere e a metterli nella giusta successione, sarà un bene.  e sicuramente ricomincerò a scriverne anche su questa personalissima paginetta.

5 commenti:

  1. carissimo amico sono un nuovo visitatore del tuo blog e non prorpio capitato per caso...le foto da te inserite sono bellissime un delisioso angolo di tanti diversi posti....il tuo bilancio di fine anno e' emozionalmente molto forte ma efficace perche' non tutti abbiamo il coraggio di farne, uno a volte e' piu' semplice non pensarci, ma la verita' e' che avremmo tutti qualcosa da dire e da cambiare perche' la perfezione non esiste .in passato anch'io lavoravo molto e non costruivo altro e mi sentivo esattamente come te avevo solo conoscenze e non amici e non avevo neanche una famiglia che mi coccolasse, insomma mi sentivo un po' solo al mondo....poi un giorno ho deciso di cambiare le carte in tavola e ho costruito e sviluppato la parte affettiva a scapito del lavoro...e' stato giusto cosi'e per chi mi osserva dall'asterno io sono la perfezione...in realta' la perfezione non esiste, ci manca sempre qualcosa non fraintendere sono felice di cio' che ho, ma cambierei comunque tante cose...vedi ci sono alcuni di noi che sono destinati alla continua ricerca di se stessi e non ci si puo' fare nulla solo vivere piano piano alla giornata con un po' di sorriso. in fondo un vecchio detto dice:finche' c'e' salute c'e' speranza!!!!!!ti auguro uno splendido anno nuovo e, con un po' di pazienza e un passo per volta ,ti auguro di mettere a posto i tuoi tasselli ...non voltarti pero' piu' indietro perche' il passato e' tale e non ci serve piu'

    RispondiElimina
  2. cambiamenti pesanti, ma non può che venirne un'evoluzione... auguri Hanz, buon 2011.

    RispondiElimina
  3. Si scrive quando si dispone di energie in eccesso e purtroppo i cambiamenti richiedono molte energie: è normale cercare di non disperderne.
    Sto attraversando una fase simile alla tua, anche se per ragioni totalmente diverse, se non opposte. Troveremo la nostra strada nel 2011? "Quando tutti i calcoli astrusi si dimostrano falsi, quando persino i filosofi non hanno più nulla da dirci, è scusabile volgersi verso il cicaleccio fortuito degli uccelli, o verso il contrappeso remoto degli astri" così Yourcenar fa dire ad Adriano. Spero di non dovermi ridurre a consultare gli astri! :)
    Auguri di buon tutto anche a te!

    RispondiElimina
  4. "sta arrivando il momento in cui resterò da solo"

    e no cicius, non sei mica solo, sa?!!?
    xkè ci siamo noi a evitare di farti fare cazzate (o a fartele fare, scegli tu...)

    buon anno.
    (e sarà il TUO anno, te lo dico dal 2001, prima o poi ci azzecco)

    RispondiElimina
  5. bellissimo post.
    riguardo il blog mi son trovato spesso nella tua stesa posizione: poco tempo e voglia di aggiornarlo. soprattutto poco tempo. ok il mio lavoro non e' come il tuo, qualche ritagli ce lo avrei pure, ma quest'anno e' pure spuntata miracolosamente una fidanzata vera, per il sottoscritto, pertanto ilt empo da dedicare alla scrittura e' quello che e'.
    ma tant'e': no retreat, no surrender, direbbe qualcuno. come ben dici, il blog e' il tuo, ci scrivi quando ti pare e come ti pare. va benissimo.
    e quando hai voglia di una birretta, disquisizioni calcistiche, concerti, vita, insomma, fai semplicemente un fischio.

    Buon anno,
    Pinuccio

    RispondiElimina