martedì 1 novembre 2011

In-edit Beefeater festival

Dal 27 ottobre al 6 novembre a Barcellona si svolge l'annuale "festival internacional de cinema documental musical", per gli amici In-edit.
Gli scorsi anni o me lo dimenticavo o ero in altre faccende affacendato, ma quest'anno grazie alla solerzia dell'amico Pinux mi son fatto l'abbonamento a 6 proiezioni e in questi giorni di ponte nessuno ci schioda dalle poltrone dei cinema Aribau.
Finora ci siamo visti "Color Me Obsessed", l'insolito e bel documentario sui Replacements di Gorman Bechart, che era presente in sala: la storia del fondamentale gruppo di Minneapolis ripercorsa attraverso interviste a chi c'era, senza nemmeno un secondo di musica nè alcuno dei componendi della band: coraggioso e riuscitissimo. Poi è stata la volta di "The Sacred Triangle", indagine un po' didascalica sul rapporto artistico che un David Bowie in fase di lancio costruì con i suoi idoli Lou Reed e Iggy Pop nella Londra glam di inizio anni '70: ne nacquero Ziggy Stardust, Transformer e Raw Power. Per dire.
Il nostro personale programma continua stasera con "Amazing Journey - The story of The Who", giovedì con "Quiero tener una ferretería en Andalucía", resoconto degli anni bui trascorsi da Joe Strummer a Granada dopo lo scioglimento dei Clash, e ancora nel weekend con "Ray Davies, Imaginary Man" di Julian Temple e "The Other Side of the Mirror", cronaca del famoso concerto che Bob Dylan tenne an Newport Folk Festival nel 1965.
Naturalmente il festival offre molto di più: Michael Nyman, il musical di John Turturro sulla musica napoletana, un documentario sulla storia della Fura dels Baus, una selezione di altri film del regista Murray Lerner (oltre a quelli su Who e Dylan che vedremo) tra cui quelli famosi girati all'Isola di Wight nel '70. Ma il tempo è quello che è e ogni tanto tocca pure lavorare.
Soprattutto il festival offriva la proiezione di "Living in the Material World", filmetto di 3 ore e mezza di Martin Scorsese sulla vita di George Harrison. La nostra lungimiranza ci ha fatto perdere la proiezione in sala: biglietti esauriti e noi a dormire sugli allori. Fortunatamente il notevole sito FilmIn, i collaborazione con l'In-edit, dà la possibilità di vedere in streaming tutti i film del festival (e molti di più, in lingua originale con sottotitoli): divano di casa Pinux, birrette e pizza tarradeglia, e con soli 2,95 € ci siamo visti un capolavoro di un grande regista su un grande musicista e un grande uomo. Consigliatissimo.

1 commento:

  1. e ce scrivo pure io, dai. Tengo que ponerme las pilas antes...

    ciao,
    P.

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