fu allora che un giorno, bazzicando su un sito internet dedicato a Raymond Chandler, lasciai un commento in bacheca, e grazie ad esso venni contattato via mail da una ragazza di Roma.
si chiamava Tiziana, e partendo dal comune amore per Chandler e per certa letteratura diventammo amici "di penna" o meglio "di tastiera": ci scambiammo mail per molti mesi, ed entrammo in una certa confidenza. lei mi parlava del suo lavoro e del suo ragazzo (senza mai nominarlo, tanto che me lo immaginai come un "energumeno" e gli diedi il nomignolo di "Energy"), io dei miei studi ormai alla fine e di una certa ragazza con cui iniziavo timidamente a uscire. proprio per questo riesco a datare con precisione il periodo del nostro "incontro", perchè le parlavo di quei primi appuntamenti con dubbi e speranze, e lei mi incoraggiava.
ci facemmo anche il regalo per il compleanno, durante quel 1999: lei mi mandò un libro di racconti di Dashiell Hammett, comprato alla Feltrinelli di Roma, io le inviai un libro con interviste di Chandler (ovviamente) abbastanza raro e che le piacque molto.
non ci siamo mai incontrati, e ad un certo punto ci siamo persi di vista. per vari crash dei rispettivi pc abbiamo anche perso gli indirizzi mail, e non sono mai più riuscito a rintracciarla, nemmeno ora in tempo di social network e recuperi di amici seienni delle elementari.
una volta le dissi che me la immaginavo con un vestitino estivo, di quelli coi fiorellini, le spalline e la gonnellina svolazzante. questa immagine mi è tornata in mente nelle ultime settimane, quando mi è venuto spontaneo lo stesso abbinamento parlando con un'altra nuova amica "di penna" che mi ricorda Tiziana sotto molti punti di vista, e tutti piacevoli.
non importa che il vestitino non ce l'avesse, o che fosse diversa da come la immaginavo io. io la vedevo così e tanto mi bastava.
mi piacerebbe ritrovarla in qualche modo, riprendere a scriverle, raccontarle questi 11 anni. mi piacerebbe ritrovarla e incontrarla, stavolta. scommetto che quel vestitino svolazzante ce l'ha ancora su.
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